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Superlega: sentenza del 21 dicembre 2023 presso la Corte di Gius

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Finalmente c'è una data: 21 dicembre è da segnare sul calendario.
Dopo quel tentativo fallito del 19 aprile 2021 da parte dei 12 club di creare la Superlega, dopo l'abbandono delle nove squadre 24 ore dopo e quello della Juventus quest'estate, ora rimangono solo il Real Madrid e Barcellona a voler portare avanti questo bizzarro progetto.

L'accusa che i due club spagnoli hanno rivolto presso la Corte di Giustizia è quello di monopolio da parte dell'Uefa e Fifa, abusando del loro potere di irrogare sanzioni e decretare squalifiche dalle competizioni nazionali ed europee.
Secondo i due club spagnoli, l'Uefa violerebbe la concorrenza e impedirebbe di creare altre competizioni, anche se Ceferin negli ultimi mesi ha dichiarato che è possibile farlo ma al di fuori del perimetro confederale europeo.

Il parere pubblicato il 15 dicembre 2022 dall'avvocato generale Rantos, sostanzialmente dà ragione all'Uefa, chiarendo che non viene esercitato nessun monopolio. Il 21 dicembre la Corte di Giustizia dovrà accogliere o respingere tale parere.

Se verrà accolto, per Real Madrid e Barcellona verranno irrogate sanzioni qualora tentassero ugualmente di fondare la Superlega; laddove invece venisse respinto allora il mondo del calcio europeo si troverebbe due competizioni concorrenti tra loro, la Champions League e, appunto, la Superlega.

A22, società che ha il compito di organizzare la Superlega, ha annunciato lo scorso inverno di voler adottare una nuova formula a circuito aperto, non chiuso come nel 2021. Si tratterebbe di una competizione di tra le 60 e 80 squadre suddivise in più divisioni (ipotizziamo 3 o 4 divisioni da 20 squadre), con promozioni e retrocessioni.

Davvero Real Madrid e Barcellona pensano di voler abbandonare in modo permanente l'Uefa e la Fifa per seguire un progetto defunto, in attesa del suo funerale nel giorno della sentenza?
Come disse Tebas, presidente della Liga spagnola, in una recente intervista, Florentino Perez crede che il mondo del calcio ruoti intorno al Real Madrid, vuole un torneo con i grandi club escludendo le medie e piccole squadre.

Qualsiasi sia l'esito della sentenza, la Superlega esordirà nella stagione 2024-2025, ammesso che tra gennaio e giugno riescano a trovare almeno una sessantina di squadre interessate al progetto rischiando un salto nel buio, rassicurandoli di ricevere maggiori introiti, diritti tv e stadi pieni?

Mi auguro che la Corte di Giustizia Europea abbia l'intelligenza di accogliere il parere dell'avvocato generale Rantos e posi una pietra tombale alla Superlega, dato che ormai nessun quotidiano se ne occupa con tutti i problemi più gravi che ci girano intorno.

Il Real Madrid non deve pensare che Perez resti presidente in eterno, prima o poi dovrà passare la mano, il progetto Superlega non farebbe altro che spingere sul baratro la squadra 14 volte vincitrice della Champions League, e tale torneo ne risentirebbe della sua assenza.

Uscire ora dall'Uefa, dalla federcalcio spagnola e dall'ECA non consente di poter rientrare in futuro.

Prima di compiere un gesto del genere, devono riflettere non una volta, non mille volte, ma miliardi di volte, perchè uscendo dalla confederazione europea non si potrà più far ritorno.
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Ri: Superlega: sentenza del 21 dicembre 2023 presso la Corte di

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Comunque questa pantomima che i promotori della Superlega continuano a fare tuttora inizia a essere stucchevole. Se vogliono partecipare alla Superlega escano subito dall'Uefa e Fifa, non perdano più tempo.

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SUPERLEGA, CEFERIN (PRESIDENTE UEFA): "IL CALCIO NON PUÒ BASARSI SUI PRIVILEGI, IL MERITO SPORTIVO È FONDAMENTALE"

SUPERLEGA - Intervenuto durante un incontro istituzionale a Coimbra, in Portogallo, il presidente dell'Uefa non ha risparmiato un altro attacco al progetto Superlega: "Il merito sportivo è fondamentale e i campionati nazionali e le coppe devono essere l'unico accesso alle competizioni europee per club. Dobbiamo rimanere vigili di fronte alle minacce".

"Dobbiamo rimanere vigili di fronte alle minacce rappresentate ancora dai sostenitori della cosiddetta Superlega. Il merito sportivo è fondamentale, i campionati nazionali e le coppe devono essere l'unico modo di accedere alle competizioni europee per club. Il calcio non può basarsi sui privilegi". Con queste parole pronunciate a Coimbra, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato i dirigenti dei club professionistici portoghesi, il presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin sferra un altro attacco al progetto Superlega ribadendo che l'organismo al quale è a capo continuerà a preoccuparsi "di tutti i club e non solo di quelli dell'elite, così come dei tifosi, dei giocatori, delle leghe professionistiche e del calcio amatoriale".

Alle parole di Ceferin hanno fatto eco quelle di Nasser Al Khelaifi, presidente del PSG, secondo cui la minaccia della Superlega "non tornerà". "All'ECA (l'Associazione dei club europei di cui Al Khelaifi è presidente, ndr) diamo voce ai club nelle decisioni che plasmano il calcio indipendentemente dalle loro dimensioni".

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Nuovo no trasversale alla Superlega dall’Europarlamento
Nuovo no trasversale alla Superlega dall’Europarlamento(afp)
Nove deputati di varie estrazioni politiche, dai Popolari ai Socialdemocratici, dai Conservatori al Gruppo misto, hanno presentato alla Commissione europea un’interpellanza contro ogni tentativo di cancellare il merito sportivo dai criteri di qualificazione alle coppe

Nuovo no alla Superlega. Un’interrogazione con richiesta di risposta scritta “per proteggere il modello sportivo europeo e la competitività del calcio europeo” è stata presentata da nove eurodeputati di diversi partiti alla Commissione europea: Tomasz Frankowski (PPE), Ibán García del Blanco (S&D), Tomasz Piotr Por?ba (ECR), Tiziana Beghin (NI), Matjaž Nemec (S&D), Theodoros Zagorakis (PPE), Michaela Šojdrová (PPE), Sabine Verheyen (PPE), Hannes Heide (S&D).

Questo il testo dell’interrogazione: “Il calcio europeo è una storia di successo europea. Il suo successo si basa sul modello sportivo europeo, che richiede che valori e principi chiave come la solidarietà, l'apertura e il merito sportivo siano rispettati nella piramide calcistica, dal livello di base a quello d'élite. In linea con le raccomandazioni politiche contenute nella relazione del Parlamento sulla politica dello sport dell'UE del 2021, un sostegno istituzionale schiacciante protegge il modello sportivo europeo e la competitività del calcio europeo. I ministri dello sport dell'UE hanno recentemente chiesto alla Commissione di "dare seguito alla risoluzione del Consiglio del 2021 su un modello sportivo europeo per quanto riguarda la salvaguardia dell'apertura delle competizioni, del merito sportivo, dell'integrità, della solidarietà e dei valori nello sport". Può dunque la Commissione condividere il suo punto di vista sull'ulteriore sviluppo del modello sportivo europeo e sulla salvaguardia della competitività del calcio europeo? La Commissione ha preso in considerazione il riferimento dei ministri dell'UE al «legame tra le prestazioni annuali nelle competizioni nazionali e tutte le competizioni europee» anche con riferimento ai principi del modello sportivo europeo di apertura e merito sportivo nel calcio europeo? Infine, la Commissione è preoccupata per le modifiche proposte al modo in cui sono strutturate le competizioni calcistiche europee, in modo tale che le squadre non possano più essere sicure di qualificarsi direttamente dai loro campionati nazionali ogni stagione?”.

Come riportato da Repubblica, il Parlamento Europeo fa bene a opporsi alla Superlega. Non ci devono essere tornei chiusi dove sempre i soliti noti partecipano, in più anche ricchi, mentre le federazioni più piccole lottano per guadagnare faticosamente un posto in Champions o nelle altre due coppe minori.
Inammissibile che la Corte di Giustizia Europea sentenzia a favore dei superleghisti, che sono per mandare in frantumi il calcio.

Ri: Superlega: sentenza del 21 dicembre 2023 presso la Corte di

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Il presidente della Uefa Aleksander Ceferin, durante l'Assemblea Generale delle Leghe Europee, si è ancora una volta espresso contro la Superlega, usando queste parole che ora riporterò in seguito:

''Cruciale la ferma opposizione al progetto immorale della Superlega, con conseguenze che sarebbero disastrose, sia dal punto di vista sportivo che economico, per le leghe nazionali. La UEFA riconosce e apprezza l’importanza del legame diretto tra le nostre competizioni per club e le leghe nazionali di tutta Europa. Insieme, all’interno di questo quadro, lavoreremo per sviluppare in modo sostenibile il calcio a livello nazionale e internazionale, concentrandoci sulla promozione di un calcio appassionante, un solido equilibrio competitivo, l’integrità finanziaria, la buona governance e la crescita del calcio in tutta Europa''.

Negli ultimi mesi, il Real Madrid è rimasto silente riguardo l'argomento, mentre il Barcellona non ha fatto altro che rilasciare dichiarazioni inopportune, al punto che il presidente dell'ECA Al-Khelaifi ha espressamente invitato il Barcellona e il suo presidente Laporta ad abbandonare la Superlega in quanto è una scempiaggine.

Personalmente resto convinto che non hanno il coraggio di inaugurare un torneo elitario, e non possono farlo nel giro di pochi mesi, perchè dal giorno della sentenza di dicembre 2023 ad oggi il tempo per preparare il tutto è passato. Non credo che a giugno saltino fuori con la Superlega pronta a iniziare a settembre.
Questa Superlega non è altro che un bluff del Real Madrid e Barcellona, al massimo potranno chiedere alla Uefa più soldi.

Ri: Superlega: sentenza del 21 dicembre 2023 presso la Corte di

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Ora che il Real Madrid è in finale di Champions League, indipendentemente se la vincerà o la perderà, avrà ancora interesse a creare la Superlega assieme al Barcellona? Oppure cambierà improvvisamente idea sostenendo che la nuova Champions League a 36 squadre va migliorato complessivamente?

Non credo che abbia ancora rinunciato al progetto della Superlega, ma laddove venisse creata il Real Madrid non potrà partecipare al Mondiale per club a 32 squadre, cioè sarà fuori da tutto.

Voi cosa ne pensate?
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